Olivetti, 1969, Valentine
Olivetti Valentine, 1969, Italia
La macchina per scrivere portatile Olivetti Valentine è stata progettata da Ettore Sottsass in collaborazione con Perry King ed è entrata in produzione nel 1969.
Nonostante la Valentine non segnò un grande successo commerciale, il suo design fu riconosciuto come rivoluzionario per una macchina per scrivere, tanto da essere considerata come un'icona del design del XX secolo. Questo è infatti un modello da collezione esposto nei musei di design di tutto il mondo, tra cui il MOMA (The Museum of Modern Art) di New York nella sezione Architettura e Design. Venne prodotta principalmente di colore rosso ma la si poteva avere anche di colore bianco in Italia, verde in Germania e blu in Francia.
Curiosità: Ettore Sottsass si unì al team di progettazione Olivetti nel 1958, che all'epoca comprendeva Marcello Nizzoli, designer della celebre Lettera 22. Sottsass si ispirava alla pop art dell'epoca e questo è evidente nel design della Valentine: l'involucro in plastica ABS rosso brillante lo distingueva dagli altri apparecchi da ufficio dell'epoca, realizzati nel consueto alluminio, così come il copribobina del nastro a due coperture di colore giallo-arancio. La tastiera si stacca dal resto della macchina in maniera netta grazie all’accostamento dei colori rosso e nero, in modo da fare dello strumento di scrittura un ‘oggetto’ atto a farsi notare e ad essere utilizzato anche da un pubblico meno professionalmente motivato alla scrittura meccanica. Anche la custodia rigida è costruita per rendere semplice il trasporto, quasi a ricordare una shopping bag; può addirittura essere utilizzata come sgabello, per sedersi e scrivere con la macchina appoggiata sulle ginocchia.
"La Valentine l'ho immaginata come la biro della macchina da scrivere [...] La macchina da scrivere Valentine è nata come il prodotto popolare della Olivetti in contrapposizione al carattere "chic" della Lettera 22. Questo traspariva in tutto: dal design alla comunicazione". (Ettore Sottsass)
La Valentine nacque quindi per diventare un prodotto destinato a un largo consumo e come tale venne pubblicizzata. Per la creatività delle pubblicità furono chiamati celebri grafici e designer, tra cui lo stesso Sottsass, ma anche Milton Glaser, Valter Ballmer e Roberto Pieraccini.