Lancia Aprilia “II serie speciale”, Pinin Farina, 1947.
Sia la I che la II serie dell’Aprilia furono offerte con telai con passo diverso in modo da poter essere allestite con vari tipi di carrozzeria o essere vendute come autotelai nudi per i carrozzieri indipendenti. Tutti i maggiori carrozzieri italiani (Bertone, Touring, Vignale, Pinin Farina per citarne alcuni) crearono bellissime carrozzerie per il telaio Aprilia, che in certi casi somigliava a una piccola Astura.
Negli anni Trenta lo stile americano, vistoso e opulento, aveva influenzato tutti i carrozzieri italiani e europei che dopo la guerra tornarono ad una più sobria eleganza esaltata dalle carrozzerie “pontoon fender”. Queste integravano i parafanghi nella linea della vettura, eliminando la profonda modellatura degli stessi che aveva segnato lo stile precedente.
La vettura del Museo è stata creata da Pinin Farina su un telaio lungo tipo 439; da questa creazione si può notare l’evoluzione dello stile con i fanali che man mano vengono inglobati nella linea del frontale e le pedane laterali che tendono ad essere eliminate. La naturale evoluzione di queste linee porterà in seguito alla nascita dell’ Aurelia.
L’Aprilia fu un’automobile di successo amata e apprezzata, la sua produzione cessò nel 1949.
Questa vettura del Museo Nicolis è conservata.
- 2006 – Esposta alla Mostra “Aurelia, simbolo di un secolo Lancia“, Museo Bonfanti-VIMAR.