Lamborghini, 1969, Espada 400 GT Bertone coupé
Lamborghini “Espada 400 GT coupé", Bertone, 1969
Presentata al Salone dell’Automobile di Ginevra nel Marzo del 1968, fu la prima quattro posti di casa Lamborghini. Suscitò molto interesse per la sua linea altamente innovativa ed aerodinamica, firmata da Marcello Gandini per Bertone, e fu la risposta alle coupé gran turismo già poste sul mercato, come la Mexico di Maserati e la 365 GT 2+2 di Ferrari, anche se con meno raffinatezze tecniche.
Partendo dal pianale della “400GT”, la Lamborghini realizzò una vettura di grande personalità; la meccanica, fatta eccezione per il passo allungato di 15 cm, rimaneva quella della 400 GT, compreso il motore V12 di 3929cc, lievemente potenziato a 325 cv. Anche le finiture sono di alto livello con la pelle che riveste integralmente l’abitacolo, inclusa la plancia.
L'Espada, che dispone di 4 posti singoli, è bassissima, con un tetto alto solo 1,12 metri, e filante e grazie all’originale padiglione fast back col lunotto posteriore diviso in due parti. Con le sue linee tese e spigolose che caratterizzeranno gli anni ’70, questa è la prima Lamborghini di serie ad introdurre l’esagono come cifra stilistica, figura geometrica ricorrente nei modelli successivi fino alla recente Temerario. Interessante anche la scelta del coperchio del vano bagagli, realizzato in cristallo quasi orizzontale, che si innesta nella parte posteriore su un cristallo trasversale che occupa tutta la larghezza della vettura, garantendo una perfetta visibilità durante le manovre. Il grande cofano, invece, è caratterizzato dalle prese NACA di ispirazione aeronautica.
Il successo commerciale è notevole e l’Espada resterà per diversi decenni la Lamborghini prodotta nel maggior numero di esemplari. Il modello viene realizzato in tre serie: la Serie I (1968-1969) in 186 unità, la Serie II (1970-1972) in 575 unità e la Serie III (1972-1978) in 456 unità. Dal 1970-71 la seconda serie fu potenziata e cambiarono sostanzialmente gli interni già curati da Gandini.
L’Espada ha avuto un ruolo in diversi film dell’epoca ed è stata spesso protagonista nei servizi fotografici delle riviste di moda. . La versione più particolare è la VIP, prodotta in soli 12 esemplari, dotata anche di televisione e vano bar. Le VIP furono ordinate in combinazioni cromatiche estremamente sgargianti, bicolori ed in contrasto, seguendo le tendenze estetiche dell’epoca.
Partendo dal pianale della “400GT”, la Lamborghini realizzò una vettura di grande personalità; la meccanica, fatta eccezione per il passo allungato di 15 cm, rimaneva quella della 400 GT, compreso il motore V12 di 3929cc, lievemente potenziato a 325 cv. Anche le finiture sono di alto livello con la pelle che riveste integralmente l’abitacolo, inclusa la plancia.
L'Espada, che dispone di 4 posti singoli, è bassissima, con un tetto alto solo 1,12 metri, e filante e grazie all’originale padiglione fast back col lunotto posteriore diviso in due parti. Con le sue linee tese e spigolose che caratterizzeranno gli anni ’70, questa è la prima Lamborghini di serie ad introdurre l’esagono come cifra stilistica, figura geometrica ricorrente nei modelli successivi fino alla recente Temerario. Interessante anche la scelta del coperchio del vano bagagli, realizzato in cristallo quasi orizzontale, che si innesta nella parte posteriore su un cristallo trasversale che occupa tutta la larghezza della vettura, garantendo una perfetta visibilità durante le manovre. Il grande cofano, invece, è caratterizzato dalle prese NACA di ispirazione aeronautica.
Il successo commerciale è notevole e l’Espada resterà per diversi decenni la Lamborghini prodotta nel maggior numero di esemplari. Il modello viene realizzato in tre serie: la Serie I (1968-1969) in 186 unità, la Serie II (1970-1972) in 575 unità e la Serie III (1972-1978) in 456 unità. Dal 1970-71 la seconda serie fu potenziata e cambiarono sostanzialmente gli interni già curati da Gandini.
L’Espada ha avuto un ruolo in diversi film dell’epoca ed è stata spesso protagonista nei servizi fotografici delle riviste di moda. . La versione più particolare è la VIP, prodotta in soli 12 esemplari, dotata anche di televisione e vano bar. Le VIP furono ordinate in combinazioni cromatiche estremamente sgargianti, bicolori ed in contrasto, seguendo le tendenze estetiche dell’epoca.