Lancia, 1959, Appia III Serie
Lancia Appia III Serie, 1959, Italia
Presentata al Salone di Torino del 1953, la Lancia Appia rappresentava l’erede diretta dell’Ardea e la nuova “piccola” berlina della casa torinese. Il motore, un raffinato 4 cilindri di 1090 cm³, conservava la tradizionale architettura Lancia con 2 alberi a camme nel basamento che comandavano valvole in testa: una soluzione tecnica peculiare e molto avanzata per un modello di questa categoria. Alimentato da un carburatore Solex, sviluppava 38 CV, sufficienti a garantire prestazioni superiori a quelle della concorrente diretta, la Fiat 1100/103
La carrozzeria riprendeva le linee eleganti della più grande Aurelia e manteneva la caratteristica apertura “ad armadio” delle portiere, senza montante centrale: un dettaglio distintivo, unito a finiture di livello decisamente superiore alla media del segmento. Nel clima economico del secondo dopoguerra – segnato dal boom delle vetture utilitarie e dalla crescente motorizzazione popolare – l’Appia si posizionava come scelta ideale per la media borghesia emergente, desiderosa di distinguersi con un’automobile di classe, innovativa e dalle buone prestazioni.
La I Serie venne aggiornata nel 1955, dando avvio a un percorso evolutivo che avrebbe portato alla III Serie del 1959, più potente, moderna e funzionale, e che sarebbe rimasto in produzione fino al 1963. Accanto alle versioni berlina, la gamma Appia diede origine anche a prestigiose interpretazioni sportive: le varianti carrozzate da Zagato, leggere e aerodinamiche, ottennero numerose vittorie nelle gare della categoria fino a 1100 cm³, contribuendo a consolidare l’aura sportiva del modello.






















