Viaggi e Motori del Novecento: alla rassegna “Milano Autoclassica” i sorprendenti mezzi storici del Museo Nicolis

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Viaggi e Motori del Novecento: alla rassegna “Milano Autoclassica” i sorprendenti mezzi storici del Museo Nicolis
Milano, 19 febbraio 2013 – Molti la considerano un’epoca romantica scintillante, per altri è un periodo buio che ha trascinato il mondo verso conflitti devastanti, per altri ancora il “primo 900” è stato un formidabile contenitore di idee e fermenti culturali; innegabile, di quel periodo, la inarrestabile spinta alla modernizzazione. Per questo sono preziose le testimonianze che il Museo Nicolis di Villafranca presenta alla rassegna “Milano Autoclassica”(www.milanoautoclassica.com) offrendo, attraverso pezzi unici delle sue collezioni, uno spaccato sull’evoluzione dei mezzi di trasporto che può soddisfare le curiosità di tutti coloro che amano le  due e le quattro ruote.

La regina dello sport: OM SUPERBA 665 SS MM del 1931 carrozzata Castagna

Che sia “superba” è fuori discussione e non potranno che prenderne atto i visitatori di “Milano Autoclassica” che la presenta nello spazio del Museo Nicolis.  La vettura è stata recuperata in Inghilterra e riportata, dopo un lungo restauro, alle condizioni originali. Le O.M. (costruite a Brescia dalle Officine Meccaniche) sono state molto competitive nelle gare, contrastando l’astro nascente Alfa Romeo. Basti pensare ai tre primi posti nella Mille Miglia del 1927 per capire perché proprio sulla OM 665 Superba si siano riversate passioni automobilistiche travolgenti!  La vettura del Nicolis ha una cilindrata 2200, motore a 6 cilindri e poteva raggiungere - straordinaria spider del Novecento - la velocità di 150 chilometri orari!  Questo bolide è stato vestito dalla Carrozzeria Castagna di Milano, uno degli esponenti più prestigiosi dello stile italiano che ha contribuito in larga misura al successo di tanti marchi e di tante vetture.

Le ruote che hanno fatto la storia:  BENZ Modell 1 - 1886

Nel 1885 Karl Benz (Germania 1844-1929), quasi contemporaneamente all’altro tecnico tedesco Gottlieb Daimler, costruisce un triciclo azionato da un motore a benzina che collauda nelle strade di Mannheim, suscitando lo stupore della popolazione. La “Velociped”, considerata la prima vettura al mondo con motore a scoppio, è progettata in tre varianti fra il 1886 e il 1888. L’esemplare esposto dal Nicolis è la replica esatta del modello n.1, il “Velociped” brevettato con il numero “37435” il 29 gennaio 1886. Ha un motore monocilindrico orizzontale a 4 tempi, senza carter, con lubrificazione ad oliatori, accensione con rocchetto Ruhmkoff e carburatore ad evaporazione. Esso trasmette la potenza ad un albero secondario, con differenziale, per mezzo di una cinghia di cuoio. Il moto è trasmesso poi alle ruote tramite le catene. Questo modello, con una  potenza di 0,75 cv a 400 giri/min., raggiunge la velocità di ben 16 km/h!

Le formidabili due ruote: la moto  “PREMIER” 3.5 hp Competition  del 1913 ed il BICICLO  “MICHAUX, antenato della bicicletta.

La prima motocicletta Premier con motore “White & Poppe” di 427 cc viene esposta per la prima volta all’ Esposizione di Londra del 1908. Dal 1909 al 1914 una piccola squadra corse Premier è sempre presente nelle competizioni inglesi anche se non ottiene successi significativi. Nel 1921 la Casa produttrice viene assorbita dalla Singer ma fino al 1933 le Premier continuano ad essere costruite in Cecoslovacchia. La moto che si può ammirare a “Milano Autoclassica”, nello spazio del Museo Nicolis, è una due ruote “di culto” per molti appassionati e ha segnato in modo importante l’evoluzione delle due ruote sportive.

Accanto ad essa troviamo il Biciclo Michaux. Si tratta del primo protagonista del racconto che si snoda allo spazio Nicolis: una realizzazione di Pierre Michaux, piccolo carrozziere parigino che per primo – nel 1861 – riesce ad ottenere  la propulsione del mezzo a due ruote applicando i pedali alla Draisina, il “veicolo” esistente fino a quel momento, un attrezzo di legno con due ruote e una specie di poggia-mani non sterzante. Su questo mezzo si monta a cavalcioni e si avanza sul terreno a suon di pedate, senza peraltro riuscire a girare. Per cambiare direzione è necessario fermarsi e spostare questo bizzarro veicolo a braccia! La svolta viene impressa da Michaux con le prime biciclette, dette Michaudine che hanno i pedali collegati direttamente all’asse motrice tramite delle manovelle, mentre il Biciclo Michaux compare nel 1865,  registrando uno straordinario successo commerciale.

L’arte di viaggiare: gli accessori “Vintage”

Automobili, motociclette e biciclette sono il simbolo di un’epoca nuova, l’inizio dell’epoca dei viaggi turistici. Il Museo Nicolis si propone di illustrare anche un aspetto nuovo del viaggio, il comfort, attraverso una serie di accessori utilizzati nei primi anni del ‘900 dai comuni viaggiatori. Veri e propri set completi a cui non si poteva rinunciare, nemmeno in auto.

“Milano Autoclassica”- Fiera Milano - dal 22 al 24 febbraio 2013

La storia delle due e quattro ruote del Novecento allo Spazio Nicolis

Stand A5, Padiglione 18