Museo Nicolis & Pazzo delle Esposizioni – Roma

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14 Febbraio 2008
















Museo Nicolis & Pazzo delle Esposizioni - Roma



Arte e motori nella società contemporanea: le vetture “mitiche” che hanno fatto la storia dell’automobile italiana. I modellini esclusivi del Museo Nicolis di Villafranca nella mostra di Palazzo delle Esposizioni di Roma.



Villafranca, febbraio 2008 - Il tema della velocità è al centro della mostra  “Il mito della velocità: arte, motori e società nell’ Italia del ‘900”, suggestiva esposizione, co-prodotta da Contemporanea Progetti e Azienda Speciale Palaexpo che apre al pubblico il 19 febbraio a Palazzo delle Esposizioni di Roma. Un tema, quello della velocità, declinato in tutte le sue forme, mediante un allestimento dal forte impatto scenografico che ripercorrerà cronologicamente le vicende del ‘900, giungendo a esplorare suggestivi scenari futuri.



La mostra sarà composta da sei sezioni di tema differenti, ma sempre legati alla velocità quali, ad esempio, la velocità nei cieli, nella moda, nel design.



Tra queste, non poteva mancare quella dedicata alle quattro ruote, in un secolo che ha consacrato l’automobile come uno dei simboli della modernizzazione della società. Sicuramente l’oggetto che, più di altri, ha cambiato nel profondo la vita delle persone e dato impulso all’evoluzione sociale ed economica dei paesi industrializzati.



Diverse sono le testimonianze che i curatori della mostra hanno selezionato per catturare l’attenzione dei visitatori; fra queste una imperdibile collezione di modellini provenienti dal Museo Nicolis di Villafranca, struttura che ospita alcune delle vetture più belle e rappresentative della storia dell’automobile.



Apre la rassegna di prestigiose “vetture in miniatura” del Museo Nicolis la “Bugatti Royale Coupe Napoleon” del 1930 di colore nero, perfettamente riprodotta dalla Franklin, affiancata da una non meno affascinante “Bugatti Type 59”di colore blu del 1930.



A questo marchio prestigioso che evoca stili di vita raffinati e il lusso un po’ ostentato degli anni ‘30, seguono tre modellini del marchio “più amato dagli italiani”. Parliamo ovviamente di Alfa Romeo, qui rappresentata dalla “Alfa Romeo 2300 Spyder” bianca e blu, una supersportiva del 1932 che ha fatto battere tanti cuori di appassionati (la denominazione di “alfista” è posteriore) e da un modellino di “Alfa 2300 Monza” in colore bianco. Completa questa terna delle meraviglie la “Alfa Romeo 1750”. Anche nella dimensione ridotta, i modellini sono degli autentici gioielli che riproducono in scala tutte le eccellenze stilistiche e tecnologiche delle vetture d’epoca.



Per accendere entusiasmi ancora più grandi, Nicolis ha inserito nella mini collezione anche la “Ferrari 250 Testarossa”, una piccola meraviglia rosso fiammante del 1957 e la Lancia Aurelia B24 spider, riprodotte con straordinaria fedeltà e accuratezza di particolari.



La collezione si conclude con la “Lancia Astura Mille Miglia” del 1938, un modellino espressamente realizzato per il Museo Nicolis in tiratura limitata. La vettura, esposta nella versione originale al Museo, venne costruita appositamente per Luigi Villoresi. Ne esiste soltanto una, è una macchina leggendaria e, da sola, potrebbe giustificare una visita al Museo Nicolis di Villafranca!



Qualche informazione su questo Museo, visitato ogni anno da migliaia di turisti di tutto il mondo, è d’obbligo per chi visiterà la Mostra sul mito della velocità al  Palazzo delle Esposizioni.



Il “Museo Nicolis dell’auto, della Tecnica e della Meccanica” di Villafranca, alle porte di  Verona, è un Museo Privato ma da sempre aperto al pubblico. Creato dall’imprenditore veronese Luciano Nicolis (a capo della holding industriale Lamacart che opera nel settore della carta) ospita alcune delle più belle collezioni di mezzi di trasporto degli ultimi due secoli. Grande collezionista, appassionato di tecnica e di meccanica, Luciano Nicolis ha dedicato la sua vita a raccogliere in tutto il mondo vetture, spesso ridotte a veri e propri rottami, a restaurarle e riportarle al loro antico splendore, in questo modo restituendo alla storia dell’automobile un patrimonio altrimenti perduto.



Ma la collezione di auto storiche (centinaia, e tutte perfettamente funzionanti) è solo una piccola parte delle sorprese che riserva questo Museo.



Oltre alle auto d’epoca, il modernissimo palazzo espone, su una superficie di oltre 6000 mq, anche motociclette, biciclette, strumenti musicali, macchine fotografiche e per scrivere, opere inedite dell’ingegno umano, oggetti di modernariato (come alcuni introvabili juke-box  degli anni 60…) e infinite altre meraviglie.



Di recente, con un allestimento creativo ma che non rinuncia al rigore storico, Nicolis ha realizzato un perfetto connubio tra “moda e motori“ inserendo nella propria esposizione anche una inedita collezione di abiti d’epoca, ognuno dei quali collocato in perfetta coerenza storica a fianco di una vettura del medesimo periodo. Una collezione da non perdere per gli appassionati di cose belle e uno stimolo in più per visitare uno dei Musei italiani che maggiormente contribuiscono a mantenere viva la testimonianza sulla evoluzione della società contemporanea.



Va segnalato, inoltre, che a fianco dell’area espositiva, priva di barriere architettoniche e facilmente accessibile ai disabili, il Museo Nicolis dispone di un Centro Congressi con aree per meeting e reception, bookshop, percorsi didattici, spazi per mostre tematiche. Il Museo è associato a Museimpresa (l’associazione Italiana dei Musei e archivi d’impresa promossa da Confindustria e Assolombarda); AISA (Associazione Italiana Storia dell’Automobile);  ASI  (Automotoclub Storico Italiano) e a numerose associazioni industriali e territoriali.