Evento, Conversazioni sulla Storia della Carrozzeria Italiana, Villa d’Este

Evento, Conversazioni sulla Storia della Carrozzeria Italiana, Villa d’Este

Conversazioni sulla Storia della Carrozzeria Italiana, Villa d’Este

Le belle automobili di scuola italiana al convegno Ital.A di Villa d’Este, a cura di Angelo Tito Anselmi.
L’incontro si è tenuto il 25 ottobre 2006 nell’ambito del Ciclo di Conversazioni sulla Storia della Carrozzeria Italiana.
Pochi oggetti, come l’automobile, occupano uno spazio così grande nella mente e nel cuore degli italiani, sommando in sé valori, simboli e cultura del nostro tempo.
Se poi l’auto è italiana, firmata da grandi maestri del design, se ha caratterizzato interi decenni e fatto scuola nel mondo siamo già nei territori affascinanti della storia e della cultura dell’auto, dove l’Italia ha sempre avuto posizioni di assoluto prestigio.
Si inquadra in questo contesto una bella iniziativa dell’Associazione Archivistica e di Studio Ital.A che promuove a Villa d’Este un convegno sull ”Avvento della Linea italiana negli anni Cinquanta Sessanta – la Scuola Pininfarina”.
Relatore sarà Lorenzo Ramaciotti, direttore generale di Pininfarina Studi e Ricerche nel periodo 1988-2005.

All’iniziativa ha dato il proprio contributo anche il Museo Nicolis , oggi una delle più importanti realtà museali italiane ed europee, dedicato alla storia dei mezzi di trasporto e che ha una delle più importanti collezioni di auto storiche oggi esistenti nel nostro paese.
Al convegno di Villa d’Este – appuntamento imperdibile per gli appassionati – il Museo Nicolis ha esposto una Ferrari 250 GT coupé Pinin Farina progettata dal designer Francesco Salomone, splendido “esem-plare“ del 1963 che metterà in mostra tutto il suo fiammeggiante splendore.

Il Museo Nicolis ha stabilito da tempo importanti accordi di collaborazione con le principali istituzioni e associazioni che promuovono la cultura dell’auto in Italia e all’estero e la “missione didattica” che lo vede presentare la sua vettura a Villa d’Este ne è solo un esempio. Il suo fondatore Luciano Nicolis, imprenditore veronese e grande collezionista d’auto, ha costruito negli anni, potremmo dire pezzo su pezzo, la collezione di auto storiche, recuperando vetture a volte ridotte a veri e propri rottami, restaurandole e restituendo alla storia dell’automobile un patrimonio altrimenti irrimediabilmente perduto.

Al Ciclo di Conversazioni promosso da Ital.A e ospitato per l’occasione a Villa d’Este, Silvia Nicolis ha portato la testimonianza di un Museo nato per passione e, oggi, riconosciuto come uno degli esempi più brillanti e innovativi di Museo-Impresa, impegnato nella promozione della cultura e del territorio senza venire meno alla propria missione imprenditoriale.