De Angelis Elio – ITALIA
Elio De Angelis (Roma, 26 marzo 1958 – Marsiglia, 15 maggio 1986) è stato un pilota automobilistico italiano.
Campione nazionale di Formula 3 nel 1977, debuttò in Formula 1 nel 1979 al Gran Premio d’Argentina con la scuderia Shadow. Nel 1980 passò alla Lotus, con cui ottenne due vittorie: al Gran Premio d’Austria 1982 e al Gran Premio di San Marino 1985. Dopo sei stagioni con la Lotus, durante le quali salì 10 volte sul podio e conquistò 3 pole position, passò alla Brabham.
Nel 1986, durante una sessione di prove sul circuito francese di Paul Ricard a Le Castellet, l’alettone posteriore della sua Brabham BT55 si staccò mentre De Angelis procedeva ad alta velocità, causando la perdita di stabilità della vettura. Dopo diversi cappottamenti, la macchina finì contro una barriera e prese fuoco. Diversi piloti, tra cui Alan Jones e Nigel Mansell, si fermarono per prestare soccorso, e Alain Prost tentò di estrarre De Angelis dall’abitacolo nonostante le fiamme, senza riuscirvi. De Angelis morì il giorno seguente all’ospedale di Marsiglia a causa dell’asfissia provocata dai fumi dell’incendio. Si ritiene che, se i soccorsi fossero stati più rapidi, il pilota avrebbe potuto salvarsi.
VOLANTE: Il volante MOMO presente nella collezione del Museo Nicolis fu impugnato dal ventiquattrenne Elio De Angelis nel 1982, anno in cui, alla guida della Lotus 91, ottenne la sua prima vittoria in Formula 1 durante il Gran Premio d’Austria a Zeltweg. A rendere ancora più memorabile questa impresa è il fatto che De Angelis precedette sul traguardo il finlandese Keke Rosberg per soli 0"050, uno dei distacchi più ridotti tra primo e secondo in un Gran Premio nella storia del mondiale di Formula 1: il quarto più piccolo di sempre.








