“L’officina della Memoria” al Museo Nicolis

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“L’officina della Memoria” al Museo Nicolis

Sabato 3 ottobre alle 15:30 incontro aperto con le famiglie per parlare di
Alzheimer e Decadimento Cognitivo
L’iniziativa in collaborazione con l’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di NEGRAR

Villafranca, 25 settembre – Che cosa significa occuparsi di un familiare che soffre di Alzheimer o di patologie legate al decadimento cognitivo? A chi rivolgersi ? Come fronteggiare situazioni che hanno un impatto pesantissimo nella vita quotidiana? Se ne parlerà sabato 3 ottobre al Museo Nicolis di Villafranca, in un incontro aperto al pubblico e che si inquadra nel progetto “Officina della Memoria”, messo a punto dal Centro Decadimento cognitivo dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar.

L’incontro si propone di sensibilizzare le istituzioni, il volontariato, il mondo culturale e dell’economia, ma anche il grande pubblico su una condizione patologica che, nel solo territorio veronese, interessa 12mila persone (report 2013 della Regione), di cui 9.241 affette da Alzheimer, su una popolazione di 227.363 ultrasessantenni. Con il progressivo invecchiamento della popolazione questi dati sono destinati ad aumentare ed è importante che il tema sia affrontato, nella sua complessità e durezza, per individuare soluzioni che possano offrire anche alle persone più fragili una vita dignitosa e alleggerisca il fardello delle famiglie.

“Sono felice che l’Ospedale Negrar abbia scelto il Museo Nicolis per questo incontro con le famiglie” – commenta il Presidente Silvia Nicolis – “Anche in questo modo vogliamo testimoniare il nostro impegno sociale e la nostra vicinanza alle tante famiglie di Verona e dell’intero territorio che si trovano ad affrontare problematiche così complesse e che non devono sentirsi abbandonate dalla propria comunità. Avere un ruolo attivo nella società significa mettere a disposizione le proprie risorse, il proprio tempo, la propria passione. Al Museo Nicolis lo facciamo ogni giorno per promuovere la cultura, il valore della tradizione, le ricchezze del territorio. Con questo evento, sosteniamo il bel progetto dell’Ospedale di Negrar ma vogliamo anche ricordare che i luoghi della cultura moderna sono e devono essere luoghi aperti, che favoriscono l’incontro e il confronto delle persone su temi che riguardano la vita di tutti e di tutti i giorni, perché –Cultura- è uno stile di vita quotidiano che nasce dal –Sapere- e si sviluppa con la condivisione”

All’incontro interverranno la dottoressa Zaira Esposito, responsabile del Centro Decadimento cognitivo di Negrar con una relazione su decadimento fisiologico e patologico, il dottor Alberto Cester, direttore del Centro Decadimento cognitivo dell’ospedale di Mirano (Venezia) che porterà la propria testimonianza come medico ma, anche, come figlio di una paziente affetta da Alzheimer. Concluderà i lavori la dottoressa Paola Poiese, psicologa e psicoterapeuta dello stesso Centro che parlerà dell’impatto emotivo che questa patologia ha sui malati e sui loro familiari.

Durante i lavori, i malati potranno visitare il Museo Nicolis, seguendo un percorso studiato appositamente per loro

Invito Officine della Memoria

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